La Custodia e i Commissariati di Terra Santa

La Custodia di Terra Santa, con a capo l’attuale Custode Padre Francesco Patton, è una fraternità di religiosi chiamati da Dio  da tutte le parti del mondo per una missione particolare: custodire i Luoghi della Redenzione.

La Custodia di Terra Santa appartiene ad un Ordine Religioso della Chiesa Cattolica, l’Ordine dei Frati Minori, conosciuti come francescani, fondato da San Francesco d’Assisi che giunse nei Luoghi Santi nel 1217.

Oggi la Custodia di Terra Santa è rappresentata dalle seguenti cifre: 250 missionari, 55 santuari, 24 parrocchie, 15 scuole, 4 case per malati e orfani, 6 case per pellegrini, 3 istituti accademici, 2 case editrici, oltre 2.000 posti di lavoro, oltre 630 unità abitative per famiglie bisognose, 489 borse di studio annuali per studenti universitari, 152 sussidi per studenti in difficoltà.

La Custodia di Terra Santa incrementa la sua attività nel mondo grazie all’ aiuto dei Commissari, Frati Minori impegnati ad essere “ponti tra la Terra Santa  ed i cristiani di tutto il mondo”.

L’origine dei Commissari di Terra Santa è antichissima, i primi “Statuta” della Custodia risalgono al 1377. Mezzo secolo più tardi la figura dei Commissari di Terra Santa viene istituita ufficialmente con bolla “His quae” di Papa Martino V ( 24 febbraio 1421 ). In tempi più recenti Papa Paolo VI ha dichiarato che l’attività dei Commissari “tanto benemerita nel passato , ci sembra tutt’ ora valida e funzionale”( Paolo VI, Nobis in animo ). Anche Papa Francesco, recentemente,  ha espresso parole di riconoscenza per la missione sostenuta dai Frati “Colgo l’ occasione per esprimere la mia simpatia e la mia riconoscenza a tutti i Frati Minori che da secoli garantiscono il mantenimento dei Luoghi Santi e dei santuari, anche grazie alla Colletta del Venerdì Santo che ogni anno si rinnova, a partire dalla felice intuizione del Beato Paolo VI”.

I Commissari operano al fine di raccogliere le offerte della Colletta “pro Terra Santa” del Venerdì Santo;  propongono le Giornate dedicate alla Terra Santa; chiedono sostegno e solidarietà perché possa continuare la missione francescana in Terra Santa; organizzano pellegrinaggi nei Luoghi Biblici e diffondono materiale informativo e oggetti religiosi creati in Terra Santa. Attualmente i Commissari di Terra Santa sono 84, distribuiti in 44 nazioni. Per la regione Umbria il Commissario è Padre Giuseppe Battistelli.

 

OTTAVO CENTENARIO DELLA PRESENZA FRANCESCANA, LA LETTERA DEL SANTO PADRE FRANCESCO ALLA CUSTODIA DI TERRA SANTA

Al Reverendissimo padre Francesco Patton ofm, Custode di Terra Santa
Ho appreso con gioia che codesta Custodia, in occasione degli 800 anni della presenza francescana in Terra Santa, ha voluto celebrare l’importante e lieta ricorrenza con numerose iniziative religiose, pastorali e culturali, orientate tutte alla riscoperta dell’encomiabile contributo dei «frati della corda» – come furono soprannominati – nei luoghi dove il Figlio di Dio si è fatto carne ed ha abitato in mezzo a noi (cfr Gv 1,14). In tale occasione, mi è gradito rivolgere uno speciale saluto a Lei e a tutti i frati, che costì mantengono viva la testimonianza cristiana, studiano le Scritture e accolgono i pellegrini.
Il serafico Padre Francesco, nel Capitolo di Pentecoste del maggio 1217, aprì l’Ordine alla dimensione «missionaria e universale», inviando i suoi frati in tutte le nazioni come testimoni di fede, di fraternità e di pace; e così venne creata la Provincia di Terra Santa, inizialmente chiamata d’Oltremare o di Siria. Tale allargamento dell’orizzonte di evangelizzazione fu l’inizio di un’avventura straordinaria, che portò otto secoli fa i primi frati minori a sbarcare ad Acri, dove l’11 giugno scorso avete iniziato le celebrazioni centenarie, rinnovando la vostra adesione alla chiamata di Gesù, in fedeltà al Vangelo e alla Chiesa.
Assidui nella contemplazione e nella preghiera, semplici e poveri, obbedienti al Vescovo di Roma, siete impegnati anche nel presente a vivere nella Terra Santa accanto a fratelli di diverse culture, etnie e religioni, seminando pace, fraternità e rispetto. A tutti è nota la vostra disponibilità ad accompagnare i passi dei pellegrini provenienti da ogni parte del mondo attraverso l’accoglienza e la guida. Vi siete dedicati alla ricerca delle testimonianze archeologiche e allo studio attento delle Sacre Scritture, facendo tesoro della celebre affermazione di San Girolamo, che per molti anni visse ritirato a Betlemme: «L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo stesso» (Comm. in Is., Prol.: PL 24,17).
Non voglio dimenticare, oltre alla custodia e all’animazione dei Santuari, il vostro impegno al servizio della Comunità ecclesiale locale. Vi incoraggio a perseverare lieti nel sostenere questi nostri fratelli, soprattutto i più poveri e i più deboli; nell’educazione della gioventù – che spesso rischiano di perdere la speranza in un contesto ancora senza pace –; nell’accoglienza degli anziani e nella cura degli infermi, vivendo concretamente nel quotidiano le opere di misericordia.
Unendomi ai miei venerati Predecessori, a partire da Clemente VI, che con la Bolla Gratias agimus vi affidò la custodia dei Luoghi Santi, desidero rinnovarvi tale mandato, incoraggiandovi ad essere testimoni gioiosi del Risorto in Terra Santa.
Voi siete ambasciatori dell’intero Popolo di Dio, che con liberalità vi ha sempre sostenuto, in particolare attraverso la «Colletta per la Terra Santa», che contribuisce a far sì che nella Terra di Gesù la fede sia resa visibile dalle opere. In modo speciale vi sostiene, a nome del Successore di Pietro, la Congregazione per le Chiese Orientali, che, in questi stessi giorni, celebra il proprio centenario.
Infine, desidero richiamarvi le parole del vostro Fondatore: «Consiglio, poi, ammonisco ed esorto i miei frati nel Signore Gesù Cristo, che quando vanno per il mondo, non litighino ed evitino le dispute di parole e non giudichino gli altri; ma siano miti, pacifici e modesti, mansueti e umili, parlando onestamente con tutti, così come conviene» (Regola bollata, 3, 10-11: FF 85).
Affido la Custodia di Terra Santa, ciascuna delle sue comunità e tutti i frati alla materna protezione della Vergine Maria e, mentre invoco l’intercessione del vostro santo patrono Antonio di Padova, imparto di cuore la Benedizione Apostolica.

Dal Vaticano, 17 ottobre 2017
Francesco